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Marsiglia e la cucina etnica: a ogni pasto un Paese diverso

Ho fatto una breve fuga a Marsiglia durante il week end di Pasqua in cerca di bellezza, relax mentale e aria di mare. Oltre a questo, ho trovato anche tanta buona cucina, ma tutta proveniente da lontano. Essendo una delle città più multietniche di Francia, ho deciso di mangiare a ogni pasto in un Paese diverso per onorare il suo spirito accogliente. Già Dumas definiva Marsiglia il punto d’incontro di tutto il mondo e non posso che dargli ragione.

 

Un po’ di storia

 

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La città è storicamente importante grazie al suo porto, il primo della nazione, che ancora oggi rappresenta il cuore pulsante del centro urbano. L’architettura dei palazzi antichi ne fa una piccola Parigi, mentre le case color pastello del quartiere Le Panier la rendono tipicamente provenzale. Il nucleo più antico si trovava sull’altura a nord ovest del vecchio porto estendendosi poi sulle colline intorno, con pianta irregolare. Fu distrutta dai tedeschi nel 1943, ma è diventata comunque il porto maggiore del Mediterraneo. Si gira facilmente e piacevolmente a piedi, ma per vedere il tramonto più bello dovete raggiungere la collina su cui si erge Notre Dame de la Garde salendo 162 scalini.

 

Dove mangiare a Marsiglia

 

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Premetto che quando viaggio difficilmente mi informo prima sui ristoranti da scegliere, mi piace fidarmi del mio istinto. Anche in questo caso ho scelto io in base al desiderio momentaneo e non sono rimasta delusa.

Cucina turca: Sul Cours Belsunce è pieno di piccoli locali dove assaggiare le specialità turche. Non parlo del classico Döner kebab, ma di köfte, adana, Şiş kebab e il mio preferito: l’Iskender kebab, a base di carne arrostita, burro, pomodoro e yogurt. Tra i tanti, ho scelto il ParIstanbul e ne è valsa la pena!

Cucina cambogiana: Profumata e delicata al tempo stesso, la cucina khmer è un patrimonio da valorizzare. Un pasto cambogiano prevede quasi sempre una zuppa e tra le più tipiche ci sono la samla machou banle, a base di pesce, la samla chapek, di maiale allo zenzero, e la samla machou bangkang, di gamberetti. Da provare anche il tradizionale curry, più delicato di quello indiano e meno piccante del thailandese. Il ristorante Apsara si trova al 151 di Rue Sainte (sul percorso per andare a Notre Dame della Garde) ed è chiuso la domenica.

Cucina giapponese: Nel cuore del quartiere Le Panier c’è un piccolo e colorato ristorante giapponese dove, a pranzo, preparano un ottimo ramen. Gestito solo da donne, sia francesi che giapponesi, è piccolo ma molto accogliente. Da bere c’è scelta tra i tradizionali tè, ma anche sake e shōchū. Il Tako San si trova in Rue du Petit Puits, 36.

Cucina marocchina e francese: Sempre a Le Panier c’è un locale davvero speciale: un po’ negozio di abbigliamento, un po’ concept store e un po’ ristorante. Semplice ed elegante, propone in vendita oggetti e tessuti realizzati in Marocco e abiti chic. Da mangiare pochi piatti: formaggi, salumi, insalate ma anche una saporita tajine d’agnello e lenticchie. Il caffè, tra l’altro, qui è davvero ottimo. Si chiama Awash e lo trovate in Rue De Lorette 54-56.


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CHI SONO

Federica Giuliani

Federica Giuliani, giornalista e storyteller, viaggio per raccontare luoghi e cibi dal mondo. Il blog Travel To Taste è un marchio ®, per scrivere delle mie esperienze di viaggio narrate attraverso profumi e sapori: che si tratti di reportage giornalistici o di storie romanzate, passano sempre attraverso pennellate di colore ed emozione.

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