Qatar, una magnifica sorpresa

Partire per una meta mai presa in considerazione porta con sé pregiudizi. Eppure, è proprio in quelle destinazioni che mi piace andare per lavoro: è un’occasione per scoprire angoli di mondo che, forse, non avrei mai visto per scelta ma mi offre soprattutto l’opportunità di cambiare idea, come è successo con il Qatar.

Immaginavo questo piccolo Emirato, noto più che altro per lo scalo internazionale di Doha, come un’oasi di eccessi e modernità in mezzo al deserto. Lo paragonavo a Dubai (nonostante non ci sia ancora stata) e l’idea di trovarmi in mezzo a Casinò, lussi esibiti ed eccentricità, non mi attirava in alcun modo. Invece il Qatar mi ha conquistata con le tradizioni, la cultura, l’arte, la bellezza dell’Inland Sea, i cavalli arabi e la giovialità delle persone (per quanto di qatarini ce ne siano davvero pochi). Un Paese in continua trasformazione, sì, ma che non vuole cedere alla bruttezza e alla banalità.

Trovi i miei reportage sul Qatar su TravelGlobe e su Esquire.