Breve guida gastronomica di Parigi tra cioccolato, tè e terrazze

 

Parigi non è mai stata tra le mie città preferite. La trovavo grigia e poco vivace: un po’ vieillot, per dirla alla francese. Eppure oggi, vivendola a fondo per più di un fugace weekend, ho imparato a conoscerla e ad apprezzarne i molteplici aspetti. É sempre bello avere l’occasione per cambiare idea!

Tra i tanti giri fatti tra palazzi dalle architetture singolari, parchi lussureggianti, musei avveniristici e spettacoli teatrali, mi sono dedicata al cibo (strano, lo so 😉 ) e qui trovate una piccola guida gastronomica di Parigi. Posti provati personalmente e dove tornerei domani.

Le terrazze su Parigi

C’è un modo migliore per ammirare la città della luce se non dall’alto dei suoi tetti? Se poi alla vista è abbinato anche dell’ottimo cibo, la felicità è assicurata.

Due indirizzi da provare, che propongono menù a prezzi accettabili (soprattutto se si parla di cucina di livello e se si pensa che siamo a Parigi), sono La Maison Blanche e Les Ombres.

La prima si trova a due passi dagli Champs-Élysées. É un locale elegante, ma non ingessato dove ci sente subito a proprio agio. La cucina è raffinata ma non troppo elaborata, in modo da lasciare il gusto di apprezzare i singoli ingredienti. Se si sceglie un tavolo in terrazza (in inverno è riscaldata) si avrà una splendida vista sulla Tour Eiffel e le sue migliaia di lucine scintillanti. Si può ordinare alla carta o scegliere tra i due menù degustazione, a 95 e 125 euro.

Les Ombres è situato, invece, sul tetto dello splendido museo Quai Branly. Ovunque ci si sieda, in terrazza o all’iterno, si avrà la sensazione di toccare la Tour Eiffel con un dito. Il menù viene rinnovato ogni due settimane ed è ispirato al carattere multietnico del museo sottostante. La degustazione parte da 71 euro.

Dal mondo

Vietnam: Vicino al Pantheon, in una zona molto giovane e vivace, c’è un piccolo ristorante a gestione familiare dove viene servita la cucina della tradizione. Si sceglie tra pochi piatti, che cambiano in base alla reperibilità degli ingredienti. Zuppe, involitini e noodles non vi deluderanno. Al Saigon Pantheon è meglio prenotare perché i coperti sono pochi.

Medio Oriente: Per assaggiare i veri falafel mediorientali dovete andare nel Marais. Un indirizzo? Mi-Va-Mi in rue des Rosieres, 23. Armatevi di pazienza, perché l’attesa potrebbe essere lunga.

Corea: Questo è un poò fuori dalle classiche zone turistiche, ma il quartiere Plaisence è comunque adiacente a Montparnasse. Dokkebi, in Rue Raymond Losserand 121 (a due passi dalla Metro Plaisence) propone classica cucina coreana con tanto un variegato mix di verdure fermentate da accompagnare alla portata principale. Io ho mangiato la bibimbap, ma servono anche il più tradizionale dei piatti: il BBQ. Il costo? Quasi meno che in Corea: 20 euro per una cena davvero soddisfacente.

Cioccolato

Patrick Roger oltre a essere un cioccolatiere d’eccellenza, è uno scultore. Nei suoi negozi trovate le classiche tavolette dei più svariati CRU, le praline e, appunto, le sculture. Su di lui c’è poco da dire, il suo cioccolato è solo da assaggiare. A Parigi ci sono molti punti vendita.

Una tazza di tè

Adoro il tè. Trovo che ogni infuso abbia una storia sempre diversa da raccontare. Così mi piace andare alla ricerca di negozi, che abbiano varietà particolari, e luoghi di bellezza dove degustarlo.

Al Palais des thés nel Marais si trovano aromatici blend come tè in purezza. Il più particolare? Il Milky Oolong: originario della regione cinese del Fujian, viene lavorato con i vapori del latto, che gli conferiscono un sapore particolare e dolce.

Nel cortile del Musée de la vie romantique, invece, si può sedere a uno dei tavolini in ferro battuto circondati da uno splendido roseto a bere del tè. Non aspettatevi un servizio elegnate, anche se l’ambiente lo richiederebbe, e nemeno una grande selezione di tè, ma il girdino è talmente bello che da solo vale la pena di venire fino a qui. É aperto solo con il bel tempo e l’ingresso è diretto senza passare per la biglietteria del museo. Si trova in Rue Chaptal, 16 a Pigalle.

Per un tè alla menta accompagnato da golosi dolcetti al miele, infine, bisogna andare nella sala da tè della Grande Moschea di Parigi: passato l’uscio, vi sembrerà di essere in un riad marocchino.

 

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