Fiori rosa

A volte, credo di essere attraversata da una vena di follia.

È da quando ero piccola che esercito la mente a trovare del buono in ogni cosa. Ritrovarsi improvvisamente in mezzo a una tempesta non è mai stato un problema: c’è sempre il modo di uscirne.

Oggi, ad esempio, piove. L’acqua scroscia dal cielo come una cascata di aghi, trafiggendo i prati, allagando le strade, rendendo questa dimensione ancora più estranea.

La guardo cadere al di là della finestra che, da settimane, è diventata lo schermo su cui veder scorrere la vita. Un’atmosfera strana, quella di oggi, che stride con la calda luce di ieri, portatrice di speranza. Il cielo sembra voler scaricare d’un colpo tutta la sofferenza e bagnare le cicatrici di chi, quaggiù, resta ad aspettare camminando scalzo dentro se stesso.

Sarebbe un giorno perfetto per dire addio e piangere tutto l’amore non detto. Sarebbe perfetto per appesantire questi giorni di tempo immobile, perso nell’insicurezza e nell’oblio di chi se n’è andato, anche se è rimasto. Un giorno in cui il respiro del vento trasforma tutto in ombra.

Eppure, al di là della finestra, io riesco a vedere solo i fiori rosa.

Presto diventeranno frutti, anche grazie alla pioggia.