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Tutti i colori dei vini georgiani

L’ultima edizione di Terra Madre è stata l’occasione per scoprire nuovi prodotti e approfondire la conoscenza di alcune realtà. L’interessante laboratorio sui vini georgiani, infatti, mi ha fatto comprendere che la Georgia sarà una delle prossime mete dei miei viaggi. Successe una cosa simile qualche anno fa quando, dopo aver assaggiato la cucina coreana al Salone del Gusto, prenotai un biglietto aereo per l’estate successiva. E non me ne pentii.

Il maestro di cerimonie (chiamato tamadà) Luarsab Togonidze ha dato il via alla degustazione dei cinque vini previsti con un brindisi, che in Georgia è una sorta di preghiera. Per i Georgiani, infatti, il vino è cultura: qualcosa di speciale connesso ad antenati e amici. È un aspetto talmente radicato che l’alfabeto, unico al mondo, ha una forma tondeggiante che si rifà al mondo del vino.

Alfabeto georgiano

La Georgia si trova lungo l’antica Via della Seta e dopo la caduta del muro di Berlino la Georgia ha iniziato un percorso di rinascita che passa anche delle uve autoctone: prima dell’Unione Sovietica erano 525, poi ridotte a sole 4 o 5, e ora grazie al lavoro di recupero sono 470 circa.

Per tradizione, i vini in Georgia vengono prodotti nel qvevri, un’anfora di terracotta, e sono generalmente chiamati “family wines”. In queste anfore – che nelle regioni più torride sono interrate – l’uva viene messa intera a macerare e il prodotto finale è un vino – bianco o rosso che sia – dal forte carattere, fatto per accompagnare soprattutto la cucina locale, variegata e speziata.

Tra i vini degustati, tutti naturali, ho preferito il Saperavi Akhoebi 2020: è stato definito “non adatto a tutti” ma la sua struttura importante e complessa mi ha conquistata.

Terra Madre 2022 si è svolta a Parco Dora e, a dispetto dell’opinione comune, a me è piaciuta soprattutto per la location a metà tra Gotham City e New York.


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CHI SONO

Federica Giuliani

Federica Giuliani, giornalista e storyteller, viaggio per raccontare luoghi e cibi dal mondo. Il blog Travel To Taste è un marchio ®, per scrivere delle mie esperienze di viaggio narrate attraverso profumi e sapori: che si tratti di reportage giornalistici o di storie romanzate, passano sempre attraverso pennellate di colore ed emozione.

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