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Gin o jenever? A Schiedam, tra i mulini più alti d’Olanda, si produce qualcosa di buono

 

L’Olanda è famosa per la birra, ma può vantare di aver dato i natali a uno dei distillati più apprezzati al mondo: il gin. E una passeggiata a Schiedam, deliziosa cittadina poco distante da Rotterdam, può insegnare molto sul tema, a condizione che si riesca a restare sobri.

 

Gin o jenever: qual è la differenza?

 

Il jenever è stato l’antesignano del più celebre gin. Il gin olandese, infatti, fu inventato nel XVI secolo e, inizialmente, usato come medicinale.Viene invecchiato in recipienti di terracotta, che gli conferiscono un gusto più aromatico e corposo e si racconta che Sylvius Franciscus – farmacista, medico e professore dell’Università di Leiden – trovò un rimedio per i disturbi di stomaco e dei reni usando alcol di grano e ginepro. Le bacche, infatti, sono un potente diuretico e aiutano a combattere la gotta, causata dall’accumulo di acidi urici nel sangue dovuto a una dieta squilibrata ricca di carne, un tempo molto comune tra i ricchi in Olanda. Gli ottimi rapporti commerciali con l’Inghilterra, poi, favorirono la diffusione del jenever nel Regno Unito dove, con il tempo, subì alcune variazioni fino a diventare il classico London Dry: pungente e dal sapore deciso, adatto anche alla preparazione dei cocktail.

Il gin non è un distillato di ginepro: le bacche, infatti, servono come aromatizzante per infusione. In seguito l’alcol viene distillato nuovamente per ottenere un prodotto limpido e balsamico. Il jenever veniva chiamato Dutch Courage – coraggio olandese – tanto da essere stato adottato dalla truppe inglesi durante le operazioni belliche.

 

A Schiedam tra mulini e speakeasy

 

 

Con poche fermate di metropolitana da Rotterdam si raggiunge Schiedam, famosa per i suoi alti mulini: alcuni raggiungono i 34 metri di altezza. Un tempo venivano utilizzati per lavorare il grano utile alla distillazione dell’alcool, mentre oggi contribuiscono a rendere lo skyline della cittadina unico e fiabesco.

Per approfondire la conoscenza del gin non si può mancare una visita alla distilleria più grande di Schiedam: Nolet. Da oltre 300 anni produce ed esporta gin in tutto il mondo, mantenendo l’attenzione sulla qualità e la sostenibilità.

Poco distante un’altra distilleria che nasconde uno speakeasy, uno di quel bar clandestini nati durante il periodo del proibizionismo. Per accedervi bisogna acquistare una bottiglia di Loopuyt Gin e scrivere all’indirizzo che si trova impresso sul gettone inserito nel tappo e attendere di essere invitati al bancone del bar ad assaggiare i cocktail.

Ma sapete come si beve il gin olandese secondo tradizione? Bisogna appoggiarsi al bancone e inchinarsi sul bicchiere pieno fino all’orlo per bere il primo sorso. Gli altri verranno naturalmente.


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CHI SONO

Federica Giuliani

Federica Giuliani, giornalista e storyteller, viaggio per raccontare luoghi e cibi dal mondo. Il blog Travel To Taste è un marchio ®, per scrivere delle mie esperienze di viaggio narrate attraverso profumi e sapori: che si tratti di reportage giornalistici o di storie romanzate, passano sempre attraverso pennellate di colore ed emozione.

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