Olanda | Visitare l’Aia con il tram n.1

Non chiamatela L’Aia, se volete farvi capire dagli olandesi. I locali, infatti, la conoscono come Den Haag e nessuno sa spiegare perché fuori dall’Olanda solo questa città cambi nome in base alla lingua.

In ogni modo L’Aia è una destinazione che non avevo mai preso in considerazione, ma che mi ha piacevolmente sorpresa. È vivace, allegra ed elegante. Sarà per il fatto che alcuni membri della famiglia reale abitano qui o per la quantità di negozi raffinati, ma L’Aia ha un carattere unico.

Il modo più semplice e comodo per visitarla è saltare a bordo del tram n. 1, che la attraversa interamente conducendo i passeggeri fino al mare, da un lato, e a Delft, dall’altro. Ricordate che ogni volta che salite e scendete dal tram dovete vidimare il biglietto alla macchinetta automatica a bordo.

Il parlamento

parlamento aia

In pieno centro cittadino il palazzo del Parlamento spicca per maestosità. È circondato da un lago che, all’ora giusta della giornata, lo illumina di caldi raggi dorati. Il complesso architettonico che lo ospita si chiama Binnenhof e risale al XIII secolo quando, sul medesimo terreno, venne fatta costruire la residenza di un conte. Intorno alla corte, con il tempo, si svilupparono numerosi altri edifici come la sala del trono o la torre dove ha sede l’ufficio del Primo Ministro olandese.

Alle spalle del Parlamento, poi, si stagliano fieri alcuni grattacieli moderni sorti nella zona maggiormente colpita durante la Seconda Guerra Mondiale. Antico e moderno si fondono con armonia per guardare insieme al futuro.

I cortili

Un po’ in tutte le città olandesi si possono trovare cortili segreti, che custodiscono storie e misteri. Anche Utrecht ne ha e l’Aia non è da meno.

Al numero 41-61 di Park Street, ad esempio, dietro a una porta verde qualunque si trova la corte Rusthof, uno dei superstiti ospizi di beneficenza. Fu fondata nel 1841 da da Elizabeth Green Prinsterer – van der Hoop che utilizzò i soldi avuti in eredità dal padre per aprire questo luogo aperto solo alle donne dove venivano insegnati loro alcuni mestieri manuali come il cucito. Attualmente, dopo un restauro avvenuto nel 1986, la casa è destinata alle donne single di oltre 55 anni con un reddito basso.

Il cortile è considerato un vero monumento cittadino con il suo giardino fiorito e l’orto, e rappresenta comunque un interessante spaccato della storia e della società.

Scheveningen

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Proseguendo con il tram n. 1 fino al mare si arriva nella località di Scheveningen, che dista solo sei chilometri dal centro cittadino. Una lunga, lunghissima spiaggia invita a camminare respirando salsedine e ascoltando le conchiglie scricchiolare sotto i piedi. È mare del Nord, certo, senza il colori mozzafiato dei Tropici o del Mediterraneo, ma l’energia del mare è sempre la stessa, basta riconoscerla e assorbirla.

Affacciato sul piccolo porto abitato da splendide barche, al 43 di Dr. Lalykade, c’è una tappa obbligata per gli amanti del pesce e dei frutti di mare: Catch by Simonis. Un bel ristorante con terrazza sul mare, in estate ovviamente, dove vale davvero la pena di cenare almeno una volta durante la vacanza all’Aia. Sushi, grigliate, crostacei e zuppe accompagnati da una buona selezione di vini, serviti anche a calice. I prezzi, oltretutto, non sono affatto proibitivi. Ricordate però di prenotare perché è molto frequentato.

Le vie cittadine

L’Aia è facilmente visitabile a piedi, viste le sue dimensioni ridotte, perciò scendete dal tram alla fermata più vicina al centro e camminate. Perdetevi con in naso all’insù per cogliere i dettagli Liberty dei palazzi o per osservare le insegne bizzarre. Sedetevi a uno dei tanti caffè per riscaldarvi, se è inverno, e per godere un po’ della rilassatezza tipica degli olandesi. La domenica mattina, in particolare, li troverete a consumare un sostanzioso brunch in compagnia o a leggere il giornale sorseggiando un tè. Per lo shopping del week end, invece, dovete aspettare il pomeriggio della domenica quando i negozi riaprono.

Se invece siete comodi sul tram n. 1, guardate scorrere il paesaggio fino ad arrivare a Delft, la città della ceramica blu.

Un consiglio

Se posso darvi un consiglio, prenotate una visita della città con Remco Dörr, una guida davvero speciale che saprà raccontarvi e farvi apprezzare ogni aspetto dell’Aia. Lo potete rintracciare a questa email: tours@denhaag.com

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