Barrette frutta e cereali: ricetta per farle a casa
Comode da avere in borsa durante le trasferte, nutrienti ma sane e, soprattutto, buonissime. Le barrette frutta e cereali sono una golosità adatta a tutti, ma non è sempre facile trovarne di buone. Alcune sono troppo secche, altre includono ingredienti che non ci piacciono mentre altre ancora sono carissime. Ho pensato quindi di provare a realizzarle in casa secondo i miei gusti e necessità.
Secondo l’ayurveda, che seguo da un paio di anni ormai, devo mangiare pià cereali integrali, frutta secca ed essiccata. Ho cercato in rete un po’ di metodi e ricette, fino a elaborarne una che soddisfasse salute e gusto.
Ingredienti per 10/12 barrette: 200 g fiocchi di avena integrale, 100 g mandorle (ma anche noci), 80 g di frutta essiccata (bacche di goji, mirtilli, uvetta…), 2 cucchiai di semi di girasole, 2 cucchiai di semi di zucca, 5 cucchiai circa di miele di acacia.
Mescolare in una ciotola capiente i fiocchi, la frutta essiccata, le mandorle tritate grossolanamente e i semi. Aggiungere il miele e mescolare fino a ottenere un impasto il più omogeneo possibile. Se dovesse rimanere troppo asciutto, aggiungere un po’ di miele. Riscaldare il forno a 160°C. Coprire una teglia con carta da forno precedentemente bagnata e stendere l’impasto di frutta e cereali, livellando bene con una spatola. Infornare per 15/20 minuti. Una volta trascorso il tempo, togliere dal forno e tagliare le barrette con un coltello affilato e bagnato. Attendere il completo raffreddamento prima di dividere le barrette. Conservare in frigo.
Queste barrette frutta e cereali sono ottime da abbinare a un tè bancha: fresco, dolce e leggermente erbaceo, non coprirà i sapori riuscendo, anzi, a esaltarli. Grazie a Camellia – Il tempo del tè di Torino per il suggerimento.
CHI SONO
Federica Giuliani
Federica Giuliani, giornalista e storyteller, viaggio per raccontare luoghi e cibi dal mondo. Il blog Travel To Taste è un marchio ®, per scrivere delle mie esperienze di viaggio narrate attraverso profumi e sapori: che si tratti di reportage giornalistici o di storie romanzate, passano sempre attraverso pennellate di colore ed emozione.