Bangkok | Jim Thompson e la seta

Un luogo affascinante tanto quanto la storia di cui è testimone. La casa di Jim Thompson si trova nella zona più commerciale di Bangkok ma, una volta varcato il grande cancello di legno, ci si ritrova in un’oasi tranquilla appartenente a un’altra epoca. James H. W. Thompson fu un imprenditore originario del Delaware, che visse un’esistenza davvero avventurosa. Intraprese gli studi di architettura, ma durante la Seconda Guerra Mondiale decise di arruolarsi come volontario nell’esercito americano, spinto dalla voglia di viaggiare e conoscere il mondo. Venne assegnato a quella che divenne la CIA e come agente segreto, dopo aver operato in Europa e Asia, si ritrovò a Bangkok alla fine della guerra con la resa del Giappone. Deciso a rimanere nella città thailandese, dove intravedeva possibilità di sviluppare attività economiche, torno negli USA con l’intenzione di convincere la moglie a seguirlo. Invece, una volta tornato a casa, trovò una richiesta di divorzio che lo convinse a trasferirsi stabilmente a Bangkok. Pare che inizialemente si dedicò all’attività alberghiera, ma quando visitò l’Isaan, dove si produceva seta grezza grazie alla massiccia presenza di gelsi, decise di recuperare un’arte già esistente nel Paese ma quasi in estinzione.

porta

Ideò così la Thai Silk Company e decise di impostarla più come una cooperativa che come un’industria. Gli operai lavoravano soprattutto dalle loro case ed erano pagati in base a quanto producevano; Thompson, inoltre, manteneva un rapporto diretto con le famiglie perché periodicamente si recava ai domicili per controllare la qualità della seta prodotta. In questo modo riuscì ad aiutare moltissime famiglie povere e soprattutto le donne, che avevano modo di lavorare e pensare alla famiglia.

Con il tempo, divenne un appassionato della cultura thailandese, tanto da collezionare molte opere d’arte e creare una straordinaria casa dove esporle. Nel 1958, infatti, iniziò a creare la costruzione di una casa ricostruendo sei abitazioni tradizionali portate, ad esempio, da Ayutthaya. Nella realizzazione di questo luogo cercò l’autenticità architettonica, aggiungendo qualche tocco personale.

seta

Dopo la scomparsa di Jim Thompson, avvenuta in circostanze misteriose in Malesia nel 1967 (Fu rapito? Si è suicidato? Ha scelto di sparire?), la casa è diventata un museo dove ripercorrere le sue orme, passeggiando tra pregiate statue, colorati arazzi e spledide cercamiche. La visita è guidata, ma al termine nessuno vi impedirà di godere del lussureggiante giardino e sognare di vivere tra quelle mura impregnate di avventura. La casa di Jim Thomposon si trova in Soi Kasemsan Road 2, adiacente a Rama I Road.

Consiglio di lettura

La casa di Jim Thompson mi ha fatto tornare in mente un libro bellissimo e poetico letto qualche anno fa. Si intitola Seta ed è stato magistralmente scritto da Alessandro Baricco. Ne è stato tratto anche l’omonimo e piacevole film diretto da François Girard.

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