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Cosa fare a Torino se i musei sono chiusi

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Torino, città del Museo Egizio più grande dopo quello del Cairo, delle residenze reali, della GAM e del MAO ha molto da offrire anche quando i musei sono chiusi. Torino ha luoghi e quartieri interessanti che vanno ben oltre lo splendido centro storico e ti faranno scoprire che ci si può sentire un po’ esploratori ovunque, basta saper cercare.

Cosa fare a Torino: musei open air

Il MAU – Museo d’Arte Urbana – si sviluppa nel quartiere storico Campidoglio. È il primo museo di arte contemporanea a cielo aperto in Italia e il percorso ti condurrà alla scoperta di circa 170 opere realizzate sui muri dei palazzi. Il quartiere operaio nato nel 1853 è oggi un luogo di bellezza, dove perdersi tra le strette vie camminando con il naso all’insù. Gli abitanti del borgo sono parte integrante del progetto per aiutare gli artisti a trovare gli spazi da dedicare all’arte. Non mancano nemmeno le Panchine d’Autore che, insieme alla Galleria Campidoglio, offrono spunti di riflessione e discussione. Per esplorare il MAU c’è una mappa a disposizione ma è anche possibile prenotare visite guidate.

La Street Art, però, vivacizza anche altre zone.

  • In Lungo Dora Savona 30 si può incontrare la monumentale donnola di Roa, famoso artista belga che ha esercitato qui il suo inimitabile stile in bianco e nero.
  • San Salvario è colorato da artisti di fama internazionale. In via Nizza 50 il portoghese Vhils ha dato vita a un meraviglioso volto senza titolo, il ritratto di una persona che ha incontrato durante un viaggio in Messico.
  • In via Lugaro c’è AbitHoudini di Agostino Iacurci mentre nel parcheggio di piazza Madama Cristina, Souvenir Turin è la sirena firmata To/Let.
  • In corso Regina Margherita 140 c’è The Rubbish Whale, la balena fatta di immondizia parte del progetto TOward 2030, What are you doing? che coniuga street art e impegno sociale.

Cosa fare a Torino: il mercato di Porta Palazzo


Il mio quartiere preferito. Ci vado per fare la spesa, per pranzare ma, soprattutto, per sentirmi un po’ in vacanza. È la zona multietnica per eccellenza e venire qui significa immergersi in quei colori e profumi che trovo nei suq arabi e nei mercati asiatici. Il mercato coperto è il più grande d’Europa e, alle sue spalle, c’è un fornito mercato contadino. Ma ogni seconda domenica del mese la zona si anima con il Gran Balôn: oggetti vintage e di artigianato riempiono le bancarelle fino al Cortile del Maglio.

La periferia di Torino: Barriera di Milano

 

Nato come borgo operaio, Barriera dista solo 1,5 km dal centro città. Mentre gli antichi magazzini si stanno trasformando in laboratori per creativi, a me piace andarci per un motivo specifico: piazza Foroni o, come viene chiamata dai più, piazza Cerignola. Come potrai immaginare dal nome, qui troverai tutte le delizie pugliesi che puoi desiderare: focaccia barese, taralli artigianali, orecchiette di grano arso, olive, mozzarelle fresche… Un Paradiso gastronomico dove sentire sulla pelle (e nello stomaco) un po’ di calore tipico del Sud. In questa zona non mancano nemmeno le opere di street art da cercare sui muri dei palazzi: qui tredici facciate cieche creano un unico progetto; Habitat di Millo affronta infatti il tema del rapporto tra l’uomo, perennemente fuori scala, e il tessuto urbano.

Per qualche consiglio su dove dormire e mangiare clicca qui, mentre qui trovi i mie ristoranti etnici preferiti.


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CHI SONO

Federica Giuliani

Federica Giuliani, giornalista e storyteller, viaggio per raccontare luoghi e cibi dal mondo. Il blog Travel To Taste è un marchio ®, per scrivere delle mie esperienze di viaggio narrate attraverso profumi e sapori: che si tratti di reportage giornalistici o di storie romanzate, passano sempre attraverso pennellate di colore ed emozione.

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