
Villa Somis, uno sguardo elegante su Torino
Villa Somis è uno di quei luoghi che per i torinesi rappresenta, da sempre, l’eleganza. Location ambita per matrimoni ed eventi alla moda, oggi vuole farsi conoscere a un pubblico maggiore, composto da chi ama godere del buon cibo in un ambiente raffinato e scenografico.
Così, in una giornata iniziata con il sole e terminata con una debole nevicata, mi sono seduta a una tavola rotonda per conoscere le creazioni gastronomiche ideate da Stefano Chiodi Latini, giovane chef dalle grandi ambizioni.
Stefano è figlio d’arte; il papà Antonio proviene dai Nove Merli di Piossasco, mentre lo zio Umberto e il cugino Alfredo Russo sono gli stellati chef stellati del Vintage1997 a Torino e Il Dolce Stil Novo alla Reggia di Venaria. È un giovane appassionato alla ricerca della perfezione: dolce, amaro, salato e acido devono essere rintracciati in ogni preparazione. La sua gavetta è iniziata da adolescente, quando il papà lo ha messo in cucina per imparare il mestiere di famiglia, mentre oggi continua la sua ricerca nell’abbinare prodotti provenienti da luoghi lontani – come il tè e le fave di cacao Domori – a ingredienti nostrani. La sua è una cucina della tradizione rivisitata in chiave moderna; così il Vitello Torino 2005 ha l’aspetto del classico vitello tonnato, ma nella salsa ha la ricotta e il foie gras diventa una farcia.
Villa Somis, nata come residenza di campagna del conte Lorenzo Francesco Somis, primo medico di Casa Savoia, occupa una splendida posizione che affaccia su Torino. Non ci resta quindi attendere la bella stagione per poter godere del giardino, della vista e delle iniziative in cantiere.
I prezzi? Direi abbordabili: si parte da 40 euro (vini compresi) per 3 piatti fino ad arrivare a 100 euro (vini inclusi) per 9 interpretazioni.
Ecco qualche piatto firmato Stefano Chiodi Latini.